CORN79_HYBRIDS_Exhibition @ Studio D’ars

CORN79 - HYBRIDS

Opening 10 June 18:00 – 10 June to 24 June 
Studio D’Ars, via Sant’Agnese 12, 20123 Milano
 
Curatela di  Daniele Decia 

Testo critico di Pietro Rivasi (Icone Modena, D406 Gallery)

Il percorso che ha portato Riccardo Lanfranco a realizzare il ciclo di opere che compongono “Hybrids” è lungo ed articolato.
 
Il viaggio inizia negli anni Novanta, periodo nel quale entra nel mondo del writing sia come artista che come organizzatore di eventi importanti (Street Attitudes/Picturin). Più tardi, intorno alla metà degli anni Duemila, abbraccia il “post graffitismo” o “street art”, dove la firma (tag),  ovvero la peculiarità del writing, viene sostituita da una rappresentazione pittorica, figurativa o astratta. Leggi il resto dell’articolo

MY PROBLEMS OUR SOCIETY – Mrfijodor Solo Show @ Studio D’Ars, MI

My problems our city

“I problemi della società o i problemi di Mrfijodor o i problemi della società di Mrfijodor o i problemi di Mrfijodor alla società?” Daniele Decia.

Lo Studio D’Ars è lieto di confondervi e di trasportarvi all’interno della mente di Mrfijodor. “My Problems Our Society” è un viaggio nell’immaginario colorato e fantasioso dell’artista. La mostra è curata daDaniele Decia, mentre il testo critico è di Christian Omodeo, ricercatore d’arte contemporanea e direttore artistico di Le Grand Jeu, nonchè curatore del piano italiano a “Le Tour 13” a Parigi.

“L’artista elabora un nuovo approccio al reale, fondato su una contemplazione del mondo capace di svelargli dettagli finora passati inosservati. Sotto lo sguardo attento del pittore, gli oggetti più banali diventano la fonte di scoperte inattese.”  Christian Omodeo.

L’inaugurazione è martedì 20 maggio, ore 18:00, allo Studio D’Ars in via Sant’Agnese 12/8 a Milano.

Tra i prossimi appuntamenti di Mrfijodor una trasferta a Skopje per l’edizione macedone di Paratissima, “Nottetempo” una collettiva nel Palazzo Paleologo di Trino Vercellese e un murales allo Street Art Festival “Vedo a Colori” di Civitanova Marche. Una primavera piena d’impegni e appuntamenti.

Opening 20 May 18:00 – 20 May to 6 June 
Studio D’Ars, via Sant’Agnese 12/8, 20123 Milano

Curated by Daniele Decia 
Text by Christian Omodeo – Le Grand Jeu ttp://legrandj.eu

FRANCESCO BARBIERI – Solo Show – THE BEAUTY OF UGLINESS @ Studio D’Ars, Milano

francesco Barbieri Studio d'ars

“THE BEAUTY OF UGLINESS” mostra personale di Francesco Barbieri
a cura di Daniele Decia
Dal 25 marzo al 11 aprile 2014 

“Le stazioni si somigliano tutte; poco importa se le luci non riescono a rischiarare più in là del loro alone sbavato, tanto questo è un ambiente che tu conosci a memoria, con l’odore di treno che resta anche dopo che tutti i treni sono partiti, l’odore speciale delle stazioni dopo che è partito l’ultimo treno”. (Italo Calvino, “Se una notte d’inverno un viaggiatore…”)
A questi odori Francesco Barbieri aggiunge i colori, ridefinisce le linee e i confini delle città che interpreta e ripropone nel suo orizzonte intimo e personale. Se il lettore-protagonista di Calvino si trova in una stazione ferroviaria in cui tutto sembra inafferrabile e avverte la sensazione di aver perso una coincidenza e di trovarsi ancora lì solo per errore, Francesco Barbieri ci accompagna nelle sue visioni che parlano appunto di paesaggi ferroviari e di scorci urbani. Come racconta lui stesso: “io certi posti li sento miei, li ho vissuti per anni… e cerco di parlarne e descrivere la creatività che certe atmosfere mi smuovono”.
In questo modo Barbieri declina a modo suo la funzione dell’artista che non è tanto quello di trovare le soluzioni, ma piuttosto quello di porre delle domande: chi siamo noi? Ci piace quello che abbiamo intorno? Cosa è il bello? E il brutto? Dove va il nostro sviluppo? Qual è e com’è il posto che ci appartiene?La bellezza della “bruttezza”: in questa nuova avventura a Studio D’Ars, Francesco Barbieri ci invita a riflettere sull’inquietante fascinazione che le nostre città, nere e tetre come un moloch, esercitano sull’immaginario collettivo. I suoi paesaggi, che spesso si compongono di palazzi misti a binari, tralicci, ponti e altri elementi presenti nello scenario urbano, certo non raffigurano vedute considerate come bellezze canoniche, ma sono ciò che ci circonda. La nostra città è di ferro e cemento, la nostra vita si muove in mezzo alla nostra città e ne è quindi parte attiva.
Difficile dunque non sognare la metropoli con i suoi grattacieli che ti trasportano idealmente in una dimensione quasi di fantascienza, pur mettendone in discussione i suoi eccessi, la cementificazione, l’inquinamento e la desertificazione di certe periferie disumane. D’altronde Francesco proviene dalla cultura del writing, movimento nel quale è stato attivo per circa due decadi, e che rivendica il diritto di interagire con lo spazio urbano. Proprio dal rapporto con la città nasce dunque la sua poetica: il writer è al tempo stesso un amante incondizionato della città, ma anche la sua coscienza critica. Il writing è stato accostato molte volte al futurismo e credo basti leggere attentamente il manifesto per capirne i motivi: “canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, e le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi”. Ad un secolo dalla nascita del futurismo, all’idea di modernità, oggi possiamo sommare anche l’idea di decadenza: città occidentali che diventano incubi architettonici terribili e affascinanti. Addentrarsi negli scenari raccontati da Francesco Barbieri è come stare incantati a guardare un mostro, è terrificante, ma nella sua mostruosità è bello, di una bellezza che non si sforza di apparire, semplicemente è.
Questo mostro sono le nostre città che viviamo quotidianamente, le nostre strade, i nostri quartieri solcati dalle ferrovie e ornati di tralicci appuntiti, ovvero “the beauty of ugliness”.

Daniele Decia

THE BEAUTY OF UGLINESS – Francesco Barbieri
opening 25 marzo 2014 dalle 18.00 alle 23.00

 
STUDIO D’ARS, via Sant’Agnese 12/8, 20123 Milano

DupliCity – Solo show Giorgio Bartocci @ Studio D’Ars , Milano

Giorgio Bartocci Studio D'Ars Daniele Decia

Allo Studio D’Ars di via Sant’Agnese 12 di Milano dall’11 al 28 febbraio si terrà l’esposizione personale di Giorgio Bartocci a cura di Daniele Decia. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00 o su appuntamento contattando danieledecia75@gmail.com.

Giorgio Bartocci – Duplicity a cura di Daniele Decia
Marco Contardi ( Boombarstick . First Edititon )

Facebook event: https://www.facebook.com/events/696722187013241/

Giorgio Bartocci è un trip alla ‘Naked Lunch’.
Lo vedeste all’opera, riconoscereste in lui la stessa apprensione creativa di William Lee chino sui tasti della sua Clark Nova, mentre tutt’intorno si fanno largo le metamorfosi.
La realtà diventa tutte le realtà. E non c’è horror vacui o blocco da tela bianca che tenga, l’artista deve ritrarne ogni dettaglio, prima che svaniscano, prima che sia tardi.
Le metamorfosi han reso il piacere un dovere (e in fondo, non esisterebbe l’uno senza l’altro). Non si scappa. Leggi il resto dell’articolo

XX x XX | ventiperventi @ Studio D’Ars, Milano

XX x XX | ventiperventi Milano

XX x XX | ventiperventi, inaugurerà il 12 dicembre 2013 allo Studio D’Ars di Via Sant’Agnese 12 a Milano. 
XX x XX è una collettiva di artisti italiani curata da Daniele Decia che spazierà dalla Street Art al New Pop passando per l’Underground.
Settantuno artisti il cui denominatore comune è “il contemporaneo”, settantuno opere 20×20 diverse per fattura e genere presentate in maniera uniforme. Leggi il resto dell’articolo

ETNIK – solo show

STUDIO D'ARS FLYER

STUDIO D’ARS – MILANO
via sant’agnese 12/8 (Cadorna)

Da Martedì 16 a Martedì 30 Aprile 2013

Orario apertura Lun. – Ven. 16.00 – 19.30

Inaugurazione Martedì 16 Aprile Ore 18,30

La Galleria Studio D’Ars è lieta di presentare al pubblico milanese il lavoro di Etnik, artista e writer conosciuto a livello internazionale.

Etnik è lo pseudonimo dietro al quale si cela la figura poliedrica di Alessandro Battisti, dagli anni ‘90 uno degli artisti più attivi e completi del writing in Italia, a cui Etnik apporterà insoliti e personali contributi, scaturiti dalle proprie esperienze, nel campo dell’illustrazione e della scenotecnica. La sua passione per questa disciplina lo porta oggi a realizzare tag bi e tridimensionali con uno stile proprio e riconoscibile, offrendogli l’opportunità di partecipare a grandi eventi pubblici e di collaborare coi migliori writers della scena internazionale. Lo studio del lettering non si limita alla pura ricerca estetica delle lettere ma, dopo vent’anni passati a dipingere spazi urbani di periferia e a cercarne di nuovi, l’artista lo coinvolge nella riflessione sul concetto di “città”, che ne scorge un nuovo punto di vista, fino a farne soggetto principale della sua ricerca pittorica. Il lettering diviene la base su cui Etnik imposta l’intero impianto concettuale e compositivo della sua nuova e personale ricerca artistica, che nel 2003 vede la luce sotto il nome di “Città prospettiche”. La trasformazione delle lettere, che compongono il suo nome in masse geometriche, apparentemente irriconoscibili, sono lo spunto su cui costruire moduli architettonici riconducibili a stereotipi di insediamento urbano, che s’intersecano violentemente su piani opposti e punti di vista spiazzanti per rappresentare un cemento sempre più costrittivo e un equilibrio sempre più precario nella vita quotidiana di ognuno di noi. La serie diviene soggetto e oggetto di studio, che trova nella trasposizione scultorea e su muro maggior spettacolarità e arditezza, mentre su tela e tavola riesce a toccare livelli di sintesi geometrica estrema, in cui l’identificazione delle costruzioni è quasi impossibile se non grazie a un uso descrittivo del colore e di una gamma cromatica brillante e di contrasto.

Il lavoro di Etnik non si ferma solo a questo, nel 2009 crea con Duke1, il collettivo Bunker108 che collabora con enti sia pubblici che privati, per il restyling di edifici o aree urbane, e organizzare workshop e eventi espositivi di vario genere. Il suo lavoro trova ulteriore riconoscimento alla II Biennal International of Graffiti Fine Art al MuBE di San Paolo (Brasil) e nel progetto curatoriale “Frontier – La linea dello stile” a Bologna. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

http://www.etnikproduction.com

Alessandra Ioalé – Storica dell’arte

Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/147753865385967/

Contatti:
Studio D’Ars, Via Sant’Agnese 12/8, 20123 Milano

Tel. 346 629 2285
danieledecia75@gmail.com

Etnik 2013 Studio d'Ars

OPIEMME @ STUDIO D’ARS, MILANO: 19 MARZO – 14 APRILE

Opiemme 2013

Solo show Opiemme at Studio D’Ars
Studio D’Ars . Via Sant’Agnese 12/8 . Milano
19 marzo, ore 18:00
Testo critico di A. Zannoni

A partire dal dicembre 2012 Studio D’Ars rilancia il suo spazio milanese con una nuova programmazione espositiva a cura di Daniele Decia (Galleria Punto Due, Calice Ligure). Il progetto Street D’Ars nasce per valorizzare artisti che, partendo da un background comune nella street art, hanno saputo evolversi lungo percorsi creativi originali dove le tecniche e i linguaggi della street art si fondono con le istanze attuali della cultura, visiva e non solo.

Nel 2013 “Street D’Ars” ha debuttato alla Fiera di Genova e a Step09-Milano, e con due mostre collettive di Bros, Pao, Corn79, MrFijodor, Etnik, El Senor Vombato, Nais, Ortica Noodles, Opiemme e Run; nel maggio 2013 sarà allo Stroke Urban Art Fair di Monaco di Baviera per poi approdare a Berlino a settembre.

Presso i locali di Studio D’Ars, il 19 marzo, “Street D’Ars” inaugura la prima personale con Opiemme, artista che colloca la sua ricerca nel territorio di confine tra poesia e immagine, tra galleria e strada. Definito “poeta della street art”, il suo intento è quello di presentare la poesia in modi nuovi, per avvicinarla alle persone e svecchiarne la comunicazione, portandola in strada a incontrare le persone. L’opera di Opiemme è veicolo di messaggi dalla forte urgenza etica e politica, spesso polemicamente “caustici” nei confronti della realtà contemporanea (Claudio Cravero, Artribune, 20.03.2011) e trasmessi attraverso un linguaggio personalissimo fatto di “immagini da leggere e parole da guardare”.

Presenza molto attiva nel panorama artistico nazionale, Opiemme ha preso parte recentemente a numerose fiere con la galleria Zak (Monteriggioni) di Gaia Pasi; ha esposto nuovi lavori nel 2013 alle fiera Setup di Bologna e a Step09 di Milano per lo stand della galleria BI-BOx (Biella) di Irene Finiguerra e ad ArteGenova con Studio D’Ars.
Nel 2012 ha ideato interventi site-specific per la Fondazione Pistoletto di Biella e per il Caos Museum di Terni in occasione di UmbriaLibri; ha realizzato pitture murali al MAU (Museo Arti Urbane) e al SAM (Street Art Museum) di Torino, così come al Sobe Festival in Croazia.
Nell’ultima edizione della fiera torinese “The Others” ha composto una scritta “Peace” con l’alfabeto della guerra all’interno di una cella dell’ex Carcere Le Nuove.

La mostra sarà accompagnata da testo critico a cura di Alice Zannoni.
Alice Zannoni (1981), vive e lavora a Bologna dove si occupa di arti visive come critica d’arte e curatrice indipendente. E’ docente di Storia del Design all’Accademia di Rimini. Ha ideato e organizzato SetUp Art Fair. Più che critica ama definirsi “osservatrice contemporanea”.

www.facebook.com/opiemme

La mostra resterà aperta dal 19 Marzo al 14 Aprile 2013.
Inaugurazione: martedi 19 marzo, ore 18.00 – Studio D’Ars . Via Sant’Agnese 12/8 . Milano

 

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