Il Cerchio E Le Gocce @ Paratissima – PIX, Torino

Paratissima  ex-MOI Torino

Paratissima ex-MOI Torino

In occasione della IX edizione di Paratissima, la kermesse cittadina che quest’anno si terrà dal 6 al 10 novembre, Il Cerchio E Le Gocce parteciperà con uno stand presso l’ex– MOI.

Nello stand dell’associazione saranno esposte le foto degli interventi, i video e i documentari che ne testimoniano la storia, oltre alle opere degli artisti che l’hanno accompagnata in questi anni: Corn79, Etnik, Francesco Barbieri, Giorgio Bartocci, Mrfijodor, Mauro149 & Rems182 (Truly-Design), Vesod, Zorkmade. Leggi il resto dell’articolo

Neoplasia – Pao solo show @ Square23, Torino

Pao Torino Street art

Dal greco néos (nuovo), e plásis (formazione), indica, in patologia, una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali. Leggi il resto dell’articolo

Fra.Biancoshock richiama l’attenzione sulla multinazionale Kpmg

Fra.Biancoshock e Milkshake Studio

“Basta una mano di bianco (per lavarsi la coscienza)”: è il provocatorio messaggio che lo street artist  Fra.Biancoshock e Milkshake Studio hanno affidato ai muri di piazza Andrea Cardinal Ferrari, a Milano, per richiamare l’attenzione sulla multinazionale Kpmg, attiva nell’ambito delle consulenze aziendali. Lo scorso 11 ottobre la piazza milanese è stata ripulita dai graffiti che la deturpavano nel corso di un ‘cleaning day’ promosso appunto da Kpmg, che ha sostenuto il costo di materiali e vernici. “Intervento lodevole, che però non dovrebbe essere sufficiente per far dimenticare altri fatti legati alla multinazionale – spiega Fra.Biancoshock – Pochi sanno che Kpmg ha dovuto accettare un patteggiamento da 456 milioni di dollari con il governo degli Stati Uniti per evitare un’azione giudiziaria causata dai suggerimenti dati ai loro top clients per evadere le tasse. Inoltre sta combattendo nei tribunali americani per vincere la class action da 350 milioni di dollari promossa da molte dipendenti che sono state demansionate per aver deciso di diventare madri. Leggi il resto dell’articolo

SPERIMENTAZIONE TRA ARTE URBANA E CLUBBING: ALL’XS LIVE TORNA LUCE

Corn79 Mrfijodor Roma Street art

Continua il progetto LUCE: Live Urban Culture Experience nato dalla collaborazione tra Copia-Incolla e l’XS Live, primo club nella capitale ad investire nella street-art e nella sua contaminazione col mondo del clubbing. Un investimento importante visto il periodo che vive attualmente il mondo della notte, che è stato ripagato dal grande consenso che il progetto LUCE sta ricevendo non solo dal mondo della street-art ma anche, ed è proprio questo lo scopo di LUCE, da chi di arte urbana capisce meno e viene semplicemente attratto da ciò che di volta in volta gli artisti propongono sul muro dell’Xs Live.

mrfijodor_dx

Per la seconda edizione di LUCE del 12 ottobre 2013 sono stati ospitati due mostri sacri della street-culture torinese, Corn79 e MrFijodor. Il loro intervento nasce dalla volontà di integrarsi con lo spazio circostante e dal dialogo con l’ambiente: il fondo sporcato in contrasto con l’ordine simmetrico dei “mandala”, un intervento leggero di stampo pittorico con colori volutamente tenui e poco contrastanti che escono dal buio del muro nero, un’opera che ha trasformato la superficie in una vera e propria canvas.

Corn79 ha proposto i suoi ultimi esperimenti con tratti gestuali ed aperti al dialogo con Il contesto ambientale, geometrie caleidoscopiche che evocano sensazioni mistiche e spirituali, realizzate a mano libera per donare freschezza al tratto. I suoi lavori geometrici riprendono in quest’ambito un’estetica modernista in linea con le correnti grafiche d’avanguardia legate allo scenario musicale, quasi a ricreare la cover di un disco, un mood che trova le sue radici nella club culture internazionale.

Mrfijodor gioca con l’ironia delle sue illustrazioni schizzate e gestuali, disegnando una sedia a rotelle e citando l’artista libanese Mona Hatoum, degli omini imprigionati all’interno di carrelli della spesa, e un essere, diviso in due, che guardando le sue mani vuote, diretto verso i mandala di Corn79, si dissolve in una nube di ipotetici pensieri. Un motto viene spruzzato da un elefantino rosa: “they have some problems – loro hanno alcuni problemi”, ma forse non li abbiamo tutti noi?

Julien Malland aka Seth

Julien Malland aka Seth 3

Seth aka Julien Malland è un artista francese, è anche un documentarista, un giramondo che ama  dipingere murales. Si lascia ispirare dalle tradizioni dei paesi in cui si trova. Ha lavorato nelle zone rurali dell’India, Vietnam, Indonesia, Cina, Ucraina, Messica e Sud Africa, solo per citarne alcuni.

http://www.globepainter.com

MAAM @ Roma

Maam Borondo

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM) nasce come ideale prosecuzione del lavoro svolto nell’ambito del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte di Space Metropoliz. Raggiunta la Luna, la città meticcia di fatto si colloca in un “outer space”, quello di cui parlano i trattati internazionali, uno spazio pubblico, dove armi e proprietà privata sono bandite, e dove è possibile sperimentare nuove forme di convivenza sociale.
Come il razzo di Space Metropoliz, il Museo è un dipositivo. Dotandosi di un nome altisonante, che subito lo pone accanto e in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), fa della sua perifericità, della sua a-economicità, della sua non asetticità (il MAAM è contaminato dalla vita) il suo punto di forza. Il MAAM sarà la macchina che spinta al massimo regime trasformerà l’intera fabbrica in un oggetto e un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio e con gli abitanti. L’invito ad intervenire (che suonerà come una vera chiamata alle armi) avverrà per passaparola e si avvarrà dell’aiuto di associazioni, università, gallerie, curatori indipendenti, e di quanti altri vorranno aderire all’iniziativa.
Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si doterà anche di una pelle preziosa, e di una collezione, che l’aiuterà a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto.

YOUR SHUTTER – Via Tunisi Edition @ Torino

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Continua l’iniziativa proposta da Paratissima in collaborazione con l’associazione Il Cerchio e le Gocce “Your shuttercreatività per il territorio” a Torino, che,  al suo secondo intervento vedrà protagonista la scuola media I.C. Montevideo – D. Abruzzi in via Tunisi 102.

Domenica 13 ottobre 2013, in occasione della Festa D’autunno Aspettando Paratissima del Borgo Philadelphia, dal primo pomeriggio fino all’ultimo spiraglio di luce, 4 artisti torinesi realizzeranno la prima murata del complesso scolastico: Rems182, Ride, Ruas, Mauro149. Leggi il resto dell’articolo

Spot Art Supplies @ Torino

SPOT Torino il cerchio e le gocce
Dopo 5 anni intensi e moltissime soddisfazioni, Konsequenz ha chiuso.
A continuare la gestione del graffiti shop di Torino saranno i ragazzi di “THE SPOT art supplies “. Sabato 5 ottobre c’è stata l’inaugurazione ufficiale di ” THE SPOT ” in Via dei Quartieri 10a, Torino.
Spray, vernici, pantoni, marker , inchiostri e molto altro ancora!

SUPPORT YOUR LOCAL GRAFFITI SHOP!

Info: spot10a@yahoo.it  —  011 579 2068

David Mesguich

DavidMesguich_2

David Mesguich è un artista di Bruxelles che lavora nell’ambito della street art 3D. La sua è arte pubblica su tre dimensioni, una pratica spesso non autorizzata, legata alla cultura dei graffiti (è un writer con oltre 10 di esperienza) e della street art.

http://www.davidmesguich.com

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Imprevisti artisti probabilità sociali – Old Prison Street Art Project @ Tirano

Corn79 Etnik. foto by Livio Ninnijpg

L’Associazione IL GABBIANO ONLUS in occasione del proprio trentennale e in vista della ristrutturazione dell’ex carcere di Tirano e della sua conversione in centro di accoglienza e di recupero, ha deciso di promuovere la street art coinvolgendo due gallerie (Studio D’Ars, Milano e  Square23, Torino) nel progetto di riqualificazione degli spazi.

Gli artisti coinvolti dalle due gallerie hanno potuto intervenire senza limiti o restrizioni, seguendo il proprio estro e interpretando con la propria arte la trasformazione e l’evoluzione di questi spazi nati come struttura detentiva e destinati ora a diventare un grande centro di accoglienza e di recupero. Leggi il resto dell’articolo