ETAM CREW

etam-cru_elephant_lodz eb Etam-Crew ETAM CREW!

Cemento – URBANSOLID @ Galleria Square23 di Torino – 30.01.2013

URBANSOLID torino square23

La Street Art è diventata tridimensionale. Ha oltrepassato la bidimensionalità della muro, per invadere ancor più audacemente lo spazio urbano. Dal graffito all’altorilievo.

Il passo è stato breve, poiché la mission era simile. E a compierlo sono stati gli Urbansolid.  I pionieri della Street Art in 3D. Due artisti che, dopo aver affinato la conoscenza del modellato e delle più tradizionali tecniche scultoree, hanno deciso di riadattare la loro esperienza artistica-laboratoriale alle urgenze comunicative dei nostri giorni. Perché l’arte deve parlare al popolo, e il popolo ha bisogno divedere quali realtà un artista socialmente impegnato sia in grado di smascherare.

Se il vero artista di ricerca non è colui che cerca, ma trova – e anzi ri-trova – nei classici la partenza  per il proprio percorso, potremmo in pochi istanti riavvolgere la pellicola della storia delle arti plastiche e ritrovare, nelle creature in gesso e cemento degli Urbansolid, tracce di una tradizione decisamente antica.

Antica tanto da risalire alle grandi lastre in alabastro su cui gli Assiri scolpivano scene di guerra nel  VII secolo a.C, o alle sculture mitologiche del Partenone di Fidia. Passando poi per i rilievi celebrativi delle grandi imprese di conquista degli imperatori romani, scolpite sulle superfici degli archi di trionfo, sino a giungere ai bestiari e al repertorio biblico o fantastico della scultura didascalica medievale, che invadeva archivolti, portali, stipiti e capitelli. Una scultura che era un libro aperto, e lo era al fine di educare il popolo. È da qui, da questo ultimo assunto, e da questa idea di  passato-mai-passato, che bisogna partire per comprendere quale slancio abbia spinto gli Urbansolid a portare la scultura nella Street Art.

L’esordio è stato milanese, ed è avvenuto quasi tre anni fa, per la precisione durante le giornate del Salone del Mobile 2010. Un fuori-salone inaspettato, il loro, ma che ha lasciato il segno nella memoria di chi lo ha vissuto. Venticinque calchi bianchi di teste umane ritratte a metà, appena sopra le labbra, sembravano sbucare dal pavimento, quasi fossero una legione di omonimi insorti contro  un “uno” che tentava vanamente di “emergere”. I venticinque insorti si tappavano il naso in segno di protesta, mentre l’altro cercava di farsi avanti, spingendosi verso l’alto con le mani aggrappate al pavimento, come fosse immerso in una bugia liquida.

Fu poi la volta della famosa piramide di  “Lingotti Anticrisi” installata a Milano in Piazza Affari, esattamente davanti al Palazzo della Borsa, una mattina dello scorso settembre 2011.

Oggi è invece la Galleria Square23 di Torino a scegliere di portare le urban sculptures degli Urbansolid per la prima volta nel capoluogo piemontese, in una mostra personale che si estenderà ben oltre lo spazio espositivo.

“Cemento”.

Questo il titolo . Perché dal cemento sbocciano e si sporgono le loro provocazioni, in un viaggio visivo  a metà strada tra lo spazio e la parete.

È il messaggio che va verso il cittadino. Diventa tattile. Prolungandosi nel caos con l’insinuante strategia del basso e altorilievo. Un messaggio ogni volta esplicito, che si palesa nella chiarezza simbolica della sua stessa rappresentazione plastica. E una denuncia sociale abilmente rimarcata dalla logica del multiplo. Street Art, dunque. Ma in gesso e cemento. E dall’alto contenuto caustico.

Dal 30 gennaio al 24 febbraio 2013 potrete vedere teste umane in gesso emergere o immergersi in bidoni di latta straripanti di chissà cosa, orecchie giganti sporgere dalle pareti per ricordarvi che di “Zona Audiosorvegliata” probabilmente si tratta. Volti allusivamente sorridenti potrebbero improvvisamente affacciarsi dagli schermi di televisori vintage. E incontrerete cervelli, televisori, spermatozoi… tutti sarcasticamente al servizio di una nuova coscienza sociale.

Infine, verrete  sorpresi da una colta e sottile citazione: un rimando ai tondi in terracotta policroma invetriata prodotti agli inizi del Quattrocento dai fratelli Della Robbia in quel di Firenze. Ma cogliere la sapienza nell’eccedenza, starà a voi.

(Testo critico di Giovanna Lacedra)

  

URBANSOLID

CEMENTO

a cura di Giovanna Lacedra

From 30.01.2013   Till 24.02.2013

Opening: 30 jenuary 2013

From 18.00   Till 24.00

Galleria SQUARE23,

Via San Massimo 45, 10123, Torino

Orari di apertura:

11-20, da martedì a sabato

 

Info:334.9980390 info@square23.net 

Associazione MOMUS arte e design

Info:347.6870457 lorenza.capitano@momustorino.com

INTERESNI KAZKI

Interesni kazki Xù

http://interesnikazki.blogspot.it

Interesni Kazki è un talentuoso duo composto da AEC (Aleksei Bordusov) e Waone (Wladimir Manzhos). I due street artist ucraini, creativamente assieme dal 1999, riescono con interessanti (interesni) fiabe (kazki) a creare un universo cromatico e semantico decisamente magico, con echi delle opere di Lewis Carroll, in un universo di simbolismi, personaggi e mondi fantastici che non possono che colpire per il fascino con i quali cavalcano l’immaginazione e imprimono idee taglienti, capaci di parlare di attualità, pensiero, futuro attraverso stupore e bellezza.

Terry Haggerty

Germany Exhibition

http://www.terryhaggerty.net

Born 1970, London. Lives and works in Berlin

ORTICANOODLES @ SAM, Torino

Nulliversi proudly presents:
“Se Un Giorno d’Autunno Una Tigre”
art by ORTICANOODLES
music from “1812 Ouverture” performed by Skidmore College Orchestra
filmed @ Ex-Zoo, Torino,Italy (Inside the project “SAM-StreetArtMuseum”)
written, shot & edited by Davide Fasolo
nulliversi@2012

orticanoodles.com/
samuseum.wordpress.com/
border-land.it/
musopen.org/music/piece/190
nulliversi.com/

Second skin project by Zed1 “Everything can change”

First Video “Second Skin” summer 2012 Italy.
“Second skin” is the new project by italian street artist Zed1.
It’s a new way of painting walls: with the time change the work and its meaning.

Zed1

http://www.facebook.com/pages/Zed1/267210873392745?ref=hl
http://www.zed1.it/

Zed1: “Ho ideato questo progetto visivo con l’intenzione di sottolineare l’invecchiamento e l’inesorabile decadenza delle molteplici aspetti della realtà, siano essi personaggi, ambienti o situazioni e per evidenziare i livelli interpretativi nascosti dietro una palese immagine o idea. In oltre con queste opere lo spettatore può interagire fino a farne parte in modo integrante.”

This is the two step of the “second skin project” winter 2013. Time lapse experiment!
That’s a new way of painting walls: with the time change the work and its meaning.

http://www.zed1.it/

Video directed by Artnine
http://www.artnine.netinfo@artnine.net

Gino de Dominicis

scheletro Gino De Dominicis

Gino de Dominicis (Ancona, 1 aprile 1947Roma, 29 novembre 1998) è stato un artista italiano.

È stato uno controverso artista italiano del secondo dopoguerra, espresse la sua arte utilizzando diverse tecniche definendosi pittore, scultore, filosofo ed architetto). Non inquadrabile in una precisa corrente artistica: né arte povera, né Transavanguardia, e soprattutto respingendo l ‘arte concettuale’ irridendola, il suo lavoro si caratterizza per una totale indipendenza sia dalle mode che dai gruppi della neoavanguardia. In vita fu circondato da un alone di mistero e di irreperibilità, per la sua volontà di isolare il proprio lavoro dall’omologazione del mondo dell’arte, centellinando sia mostre che apparizioni pubbliche. Per sua scelta non furono mai pubblicati cataloghi o libri sulla sua produzione, né attribuì alla fotografia alcun valore documentario o pubblicitario della propria opera.

De Dominicis scheletro pt1a

Weik @ SAM, Torino

Fabio Weik “Natura Stampa Resti” @ SAM

Arte di Fabio Weik http://www.flickr.com/photos/weik/
Video di Davide Fasolo
nulliversi @ 2012

Brown violetear · Colibri delphinae suono: xeno-canto.org/species/Colibri-delphinae * xeno-canto.org /

flickr.com / photos / Weik / 
samuseum.wordpress.com / 
nulliversi.com /

VESOD – solo show @Tinber Art Gallery, Pragelato – TO

Vesod 2013

Dal 19 gennaio al 24 febbraio la Tinber Art Gallery  presenta Vesod.

Il vernissage della mostra si terrà sabato 19 gennaio  alle ore 17,30. Gli orari di visita della galleria sono: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. 

Vesod nasce nel 1981 a Torino, vive e lavora a Venaria Reale (TO). Writer dal 1998, dipinge graffiti in Italia e all’estero partecipando ai più importanti eventi del settore, come il Picturin Festival ed il Meeting of Style. E’ membro della SCO crew, partnership artistica torinese in cui si fondano musica e disegno. Dopo aver conseguito la laurea in Matematica, sceglie di intraprendere in modo definitivo la carriera artistica. Segnato dalle opere del padre Dovilio, si avvicina alla tela conciliando diversi mezzi, come lo spray e l’olio. La sua prima personale si è svolta nel 2011 con il titolo “Distopia”. Nel luglio 2012 partecipa a “Beyond the city walls 2012”, mostra collettiva presso il Castello Orsini di Soriano del Cimino (VT) che raccoglie le opere dei migliori artisti contemporanei della Street Art internazionale.

Info: Tinber – Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 – Soucheres Hautes – 10060 Pragelato (TO). Tel. 0122 78461
Vesod 2012 street art

Vajrapani – 2501 solo show @ Elastico Studio, Bologna

2501 spazio elastico bologna 2013

Elastico apre il 2013 con una azzardo ragionato: venerdì 18 gennaio inaugura un nuovo spazio espositivo che si affiancherà alla sede di Vicolo De’ Facchini a Bologna. La galleria, che prende il nome di Elastico Studio, è in Via Porta Nova 12 ed aprirà l’attiva espositiva con Vajrapani, una mostra di 2501.

Nella tradizione mahayana, Vajrapani è una delle tre divinità protettrice del Buddha, simbolo e icona del potere dell’Illuminato, bodhisattva guaritore dal dolore fisico e psichico: in Vajrapani, 2501 opera una rielaborazione personale della tradizione buddhista e della sua iconografia, facendo della pittura una pratica nel suo essere azione rituale, gesto continuato e spazio meditativo.

Il risultato visivo dell’operazione è quello di immagini cariche di suggestioni e dense di simboli da decifrare: un invito allo spettatore a riscoprire l’osservazione e la contemplazione, esperienze alla base dello stesso buddhismo tibetano.

L’installazione dei lavori che compongono Vajrapani è caratterizzata dalla contrapposizione di linea e colore, esperienze gestuali distinte ma complementari, così come distinte e complementari sono il dinamismo della divinità mahayana e l’immobilità della meditazione. L’opera è realizzata con colori a base alcolica, trattati con alcol etilico e tirati con pennello o aria compressa su superfici plastiche. Questa particolare scelta segna un momento di continuità nella complessa esperienza dell’artista: nel passaggio dalla produzione di strada a quella indoor, la tecnica sviluppata consente a 2501 di trasferire il gesto del dipingere in strada nel lavoro in studio, ricontestualizzandolo in un ambito decisamente più intimista ma mantenendo inalterate le caratteristiche di tensione e movimento.

2501
Nome d’arte di Jacopo Ceccarelli, nasce a Milano nel gennaio del 1981. Inizia a dipingere a 14 anni da autodidatta e porta avanti la sua passione sui muri della sua città, Milano.

Si forma montatore alla Civica Scuola di Cinema di Milano, finita la scuola frequenta un master di comunicazione visuale alla nuova Bauhaus di Weimar in Germania. Grazie a Studio Bici parteciperà come aiuto montatore alla realizzazione di Racconti di guerra di Mario Amurra, film vincitore del Davide di Donatello nel 2005 e selezionato al Festival di Berlino.
A 20 anni si trasferisce a San Paolo del Brasile per un anno dove lavora come impaginatore e collabora con alcune ONG per insegnare a dipingere ai bambini delle favelas. Qui viene a contatto con la scuola di graffitismo sud americana, esperienza che cambia irreversibilmente il suo approccio alla pittura.Con lo pseudonimo 2501 inizia un percorso artistico che integra graffiti, pittura su tela, scultura e video. Ha partecipato a varie esposizioni sulla street art europea tra cui The Urban Edge show (Milan) , Urban Affair (Berlin). Tra le pubblicazioni in ambito di street art Street logo ( by Tristan Manco) edito da Thems and Hudson; Art of rebellion 3. Nel 2009 vince The Metropolis Art Price di New York con il video Mask, video che verrà proiettato a Time Square. Il premio gli viene assegnato assegnato dalla giuria composta Isabella Rosselini; Cedar Lewisohn, curatore della mostra “Street Art” Tate Modern Londra 2008; Lee Wells curatore della mostra “Multi-Channel Video Installation” State Hermitage Museum San Pietroburgo, Russia 2008; Howard Halle, editor di Time out, New York. Vive e lavora tra Milano e San Paolo del Brasile.

INFORMAZIONI GENERALI

Chi 2501
Cosa Vajrapani www.2501.org.uk
Dove Elastico Studio | Via Porta Nova12, Bologna | www.elastico.org
Quando Vernissage 18 gennaio 2013, ore 18.00
Mostra 18 gennaio – 9 febbraio 2013
Info studio@elastico.org