SPERIMENTAZIONE TRA ARTE URBANA E CLUBBING: ALL’XS LIVE TORNA LUCE

Corn79 Mrfijodor Roma Street art

Continua il progetto LUCE: Live Urban Culture Experience nato dalla collaborazione tra Copia-Incolla e l’XS Live, primo club nella capitale ad investire nella street-art e nella sua contaminazione col mondo del clubbing. Un investimento importante visto il periodo che vive attualmente il mondo della notte, che è stato ripagato dal grande consenso che il progetto LUCE sta ricevendo non solo dal mondo della street-art ma anche, ed è proprio questo lo scopo di LUCE, da chi di arte urbana capisce meno e viene semplicemente attratto da ciò che di volta in volta gli artisti propongono sul muro dell’Xs Live.

mrfijodor_dx

Per la seconda edizione di LUCE del 12 ottobre 2013 sono stati ospitati due mostri sacri della street-culture torinese, Corn79 e MrFijodor. Il loro intervento nasce dalla volontà di integrarsi con lo spazio circostante e dal dialogo con l’ambiente: il fondo sporcato in contrasto con l’ordine simmetrico dei “mandala”, un intervento leggero di stampo pittorico con colori volutamente tenui e poco contrastanti che escono dal buio del muro nero, un’opera che ha trasformato la superficie in una vera e propria canvas.

Corn79 ha proposto i suoi ultimi esperimenti con tratti gestuali ed aperti al dialogo con Il contesto ambientale, geometrie caleidoscopiche che evocano sensazioni mistiche e spirituali, realizzate a mano libera per donare freschezza al tratto. I suoi lavori geometrici riprendono in quest’ambito un’estetica modernista in linea con le correnti grafiche d’avanguardia legate allo scenario musicale, quasi a ricreare la cover di un disco, un mood che trova le sue radici nella club culture internazionale.

Mrfijodor gioca con l’ironia delle sue illustrazioni schizzate e gestuali, disegnando una sedia a rotelle e citando l’artista libanese Mona Hatoum, degli omini imprigionati all’interno di carrelli della spesa, e un essere, diviso in due, che guardando le sue mani vuote, diretto verso i mandala di Corn79, si dissolve in una nube di ipotetici pensieri. Un motto viene spruzzato da un elefantino rosa: “they have some problems – loro hanno alcuni problemi”, ma forse non li abbiamo tutti noi?

MAAM @ Roma

Maam Borondo

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM) nasce come ideale prosecuzione del lavoro svolto nell’ambito del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte di Space Metropoliz. Raggiunta la Luna, la città meticcia di fatto si colloca in un “outer space”, quello di cui parlano i trattati internazionali, uno spazio pubblico, dove armi e proprietà privata sono bandite, e dove è possibile sperimentare nuove forme di convivenza sociale.
Come il razzo di Space Metropoliz, il Museo è un dipositivo. Dotandosi di un nome altisonante, che subito lo pone accanto e in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), fa della sua perifericità, della sua a-economicità, della sua non asetticità (il MAAM è contaminato dalla vita) il suo punto di forza. Il MAAM sarà la macchina che spinta al massimo regime trasformerà l’intera fabbrica in un oggetto e un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio e con gli abitanti. L’invito ad intervenire (che suonerà come una vera chiamata alle armi) avverrà per passaparola e si avvarrà dell’aiuto di associazioni, università, gallerie, curatori indipendenti, e di quanti altri vorranno aderire all’iniziativa.
Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si doterà anche di una pelle preziosa, e di una collezione, che l’aiuterà a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto.

Last work from BLU @ Roma, IT

BLU Roma Alexis 4

The Talking Walls of Buenos Aires

Alcuni amici argentini preparano un interssante epsosizione a Londra, se passate da quelle parti…

graffitimundo presents “The Talking Walls of Buenos Aires”, an exhibition exploring Argentina’s unique culture of urban art. The show features mural art and original artworks from leading Argentine artists and art collectives, as well as video works and historical and contemporary photography portraying the urban landscape of Buenos Aires and seminal moments in the country’s history.

The exhibition celebrates a form of expression rooted in activism and a desire to transform public space, and in the process challenges conventional views on what graffiti is, what street art represents, who creates it, and why.

Participating artists:

Cabaio Stencil / Chu / Corona / Defi / Ever / Fede Minuchin / Gonzalo Dobleg / Gualicho / Jaz / Malatesta / Mart / Nasa / Pastel / Pedro Perelman / Poeta / Prensa La Libertad / Pum Pum / Roma / SAM / Stencil Land / Tec / Tester / Zumi

Private view: Wednesday September 5th from 6pm
Opening night: Thursday September 6th from 6pm-10pm
Free and open to the public daily from 12-7pm, from September 6th – 13th.

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graffitimundo presenta “The Talking Walls of Buenos Aires”, una exposición que explora la cultura de arte urbano de Argentina. La muestra presenta obras y murales de los principales artistas y colectivos de artistas argentinos, como también instalaciones de video y fotografía que ilustran momentos decisivos de la historia argentina que dieron pie a la formación de la escena local.

La exposición celebra una forma de expresión enraizada en el deseo de transformar el espacio público y el activismo político, y de esta forma desafía convencionalismos sobre qué es graffiti, qué representa el arte callejero, quienes son sus creadores y por qué.

Artistas:

Cabaio Stencil / Chu / Corona / Defi / Ever / Fede Minuchin / Gonzalo Dobleg / Gualicho / Jaz / Malatesta / Mart / Nasa / Pastel / Pedro Perelman / Poeta / Prensa La Libertad / Pum Pum / Roma / SAM / Stencil Land / Tec / Tester / Zumi

Vista privada: Miércoles 5 septiembre 18hs
Inauguración: Jueves 6 de septiembre, de 18-22 horas
Entrada gratuita. Abierta al público todos los días de 12-19hs, desde el 6 hasta 13 de septiembre.

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Londonewcastle Project Space
28 Redchurch Street
Shoreditch
London
E2 7DP

Luca Maleonte @ laslo biro Roma

LUCA M.
Acquarelli, disegni, un libro
Inaugurazione sabato 9 aprile 2011, alle 19,00
Laszlo Biro c/o MACE – via Macerata 77/79 (Pigneto) – Roma

Un ovale del viso svuotato dei lineamenti, tanti capelli neri che diventano un tutt’uno con
la barba folta.
Da Laszlo Biro sceglie di presentarsi così Luca M., con una mostra in cui, forse come non
mai, è disposto a mettersi a nudo. Lascia da parte i panni di Lucamaleonte, gli stencil
che lo hanno portato al riconoscimento nel panorama internazionale dandogli l’occasione di
confrontarsi con artisti come Banksy. Lascia da parte il lavoro meticoloso del bisturi che
un livello dopo l’altro gli permette di creare con cura maniacale immagini iperrealiste, e tira
fuori dal cassetto un personalissimo l ibro d’artista. 250 copie numerate e firmate, nato
da un blocco di disegni ad acr il ico, tutti in bianco e nero, realizzati nell’estate del
2009, che racconta un periodo cupo, di crisi d’identità, artistica e non solo. Tra i temi
dominanti, non a caso, la metamor fosi, volti che si allungano, si deformano fino a
prendere sembianze animali, uomini-uccello, uomini-squalo, uomini-lupo. Un bestiario che
ha come protagonista lo stesso Luca M. che compare a sorpresa tra le pagine stravolto da
una risata o accecato, come nelle Memorie di cieco di Derrida, dal suo strumento di lavoro.
Anche scheletri e teschi, iconografia ricorrente della street art, hanno qui un carattere più
intimo, di estrema fragilità.

A fianco a questo “diario di una crisi”, una nuova sfida. Luca M. sperimenta una tecnica
per lui completamente nuova, l ’acquerel lo, e traccia un’altra sfaccettatura, più leggera,
del suo autoritratto d’artista. Un joystick, una birra, sigarette e cartine, e poi le serie
“pixelate” dedicate ai video giochi di culto, Monkey Island, Street fighter, e ancora gli
invincibili personaggi di He-man. Passioni, ricordi, manie, c’è tutto l’immaginario nerd di un
ragazzino cresciuto tra gli anni ’80 e ’90, mai veramente digerito e superato, ultimo
baluardo, per ognuno, contro maturità e responsabilità.

Si assume un bel rischio Luca M. con questa deviazione originale, quasi privata, un passo
necessario perché anche Lucamaleonte possa proseguire più sicuro il suo percorso. E
anche la scelta del luogo non è casuale, Laszlo Bi ro è una realtà atipica e aperta,
collettivo, spazio espositivo, laboratorio di idee, nuovo, molteplice e già attivissimo. È
l’incontro riuscito tra due progetti volutamente inconsueti.


www.laszlobiro.it
http://www.lucamaleonte.blogspot.com

http://www.flickr.com/photos/lucamaleonte